Canali Minisiti ECM

Il diabete aumenta il rischio di fratture vertebrali

Diabetologia Redazione DottNet | 20/11/2019 17:34

Sono indice di fragilità ossea, una complicanza non trascurabile

I diabetici di tipo 2 hanno un rischio del 35% maggiore di fratture vertebrali, a loro volta legate a una probabilità più che raddoppiata di andare incontro a fratture ossee.  Emerge da una ricerca diretta da Fjorda Koromani della Università Erasmus a Rotterdam, pubblicata sulla rivista Diabetes Care. Il lavoro è più precisamente la revisione di 15 studi sull'argomento per un totale di quasi 853 mila persone coinvolte.  Le fratture vertebrali rappresentano un problema di salute molto insidioso perché in genere non si accompagnano a sintomi evidenti e definiti, anche se poi alla lunga possono sfociare in dolore cronico, specie nella zona lombare.

Gli esperti olandesi hanno stimato nel complesso un rischio di fratture vertebrali del 35% maggiore nei diabetici rispetto ai non diabetici ed un rischio più che doppio per un diabetico con fratture vertebrali di andare incontro ad altre fratture ossee. Diversi studi hanno dimostrato poi che le fratture ossee nei diabetici si associano a loro volta a maggior rischio di fragilità e morte prematura.  "Sulla base dei nostri risultati - sottolinea Koromani - suggeriamo che gli individui con diabete di tipo 2 siano sistematicamente valutati per diagnosticare l'eventuale presenza di fratture vertebrali", sì da scongiurare altri ulteriori rischi, adottando misure preventive e terapeutiche adeguate contro l'osteoporosi. "Le fratture vertebrali sono importanti - sottolinea Nicola Napoli, docente di endocrinologia presso l'Università Campus Biomedico di Roma e membro della Società Italiana di Diabetologia (SID) - perché sono un indice di fragilità ossea molto avanzata, inoltre comportano dolore intenso e continuo, deformazione della colonna e conseguente difficoltà del paziente a svolgere normali attività quotidiane".

pubblicità

"La SID - continua l'esperto - ha da poco istituito un gruppo di lavoro intersocietario per stilare della raccomandazioni cliniche per la prevenzione e la cura della fragilità ossea nei pazienti diabetici", precisa Napoli che ne è il coordinatore.  Queste raccomandazioni saranno presentate nel maggio 2020 al congresso della SID, anticipa Napoli.  ''Era già noto che i pazienti diabetici hanno un rischio doppio di frattura di femore - sottolinea l'esperto. Questo studio non solo mette in evidenza in modo inequivocabile anche l'alto rischio di fratture vertebrali, ma rende ancora più evidente come le fratture sono, a tutti gli effetti, una complicanza del diabete, un problema clinico che i medici diabetologi non dovrebbero trascurare''.

fonte: Diabetes Care

Commenti

I Correlati

Benini: "Solo con la piena collaborazione di tutte le parti si potrà fare fronte a questa criticità annosa del nostro sistema che rappresenta, ad oggi, un forte ostacolo al pieno esercizio del diritto alla salute da parte dei cittadini"

Dieta Mediterranea, genere e microbiota intestinale influenzano una delle più diffuse patologie croniche

Al Monaldi nasce l’ambulatorio per la cura delle retinopatie diabetiche. La drammatica testimonianza di Elio Tronco, uno dei 460mila pazienti campani a rischio cecità a causa della retinopatia diabetica

Dal 10 al 28 giugno consulenze specialistiche gratuite per pazienti con tipo 2 in circa 50 centri

Ti potrebbero interessare

Benini: "Solo con la piena collaborazione di tutte le parti si potrà fare fronte a questa criticità annosa del nostro sistema che rappresenta, ad oggi, un forte ostacolo al pieno esercizio del diritto alla salute da parte dei cittadini"

Dal 10 al 28 giugno consulenze specialistiche gratuite per pazienti con tipo 2 in circa 50 centri

Candido, Amd: "Insulina settimanale prima rivoluzione per le persone con diabete, subito la disponibilità". Benini (Fand): "una notizia epocale per il concreto miglioramento della vita dei pazienti". Avogaro (Sid): "migliora il controllo glicemico"

Nervo: Reinserire il farmaco in fascia A o almeno di valutare la possibilità di mantenerlo rimborsabile per i soggetti con diabete in età scolastica

Ultime News

Cavaliere: i giovani Sifo rappresentano un’anima dinamica e propulsiva della nostra professione

Sono usciti sulla piattaforma Universitaly i risultati dei test di medicina svolti il 28 maggio scorso. Dal 19 giugno si saprà l'esito con nome e cognome

Benci (Associazione Terapia Estetica Botulino): “Le iniezioni sono un trattamento medico a tutti gli effetti, non possono essere eseguite frettolosamente”

Per incrociare le braccia occorre aver raggiunto 61 anni (in vari casi possono bastarne 59, come vedremo più avanti) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023